L'Ambasciatore d'Israele
Messaggio del Presidente dello Stato d'Israele, Shimon Peres,
alle comunità ebraiche della Diaspora,
in occasione del Nuovo Anno Ebraico 5770
Gerusalemme, 13 settembre 2009
Speriamo che il prossimo anno sarà segnato dalla realizzazione delle nostre aspirazioni: il raggiungimento della pace, l'aumento della sicurezza, la promozione della crescita conomica, la salvaguardia del futuro del popolo ebraico e il rafforzamento dei legami tra Israele e i fratelli ebrei della Diaspora.
L'opportunità di ottenere la pace è a portata di mano e deve essere colta, anche al costo di dolorose concessioni. La rigida posizione del mondo arabo del "No" ai negoziati, "No" al riconoscimento di Israele e "No" alla pace è stata oggi rimpiazzata dal triplice "Sì" dell'Iniziativa Saudita. La Comunità Internazionale sostiene con entusiasmo i tentativi per spostare in avanti il processo di pace e confido che la visione di una pace globale possa essere realizzata attraverso uno sforzo comune. Questo porterà stabilità, tranquillità, sicurezza e prosperità ai nostri figli e ai figli degli altri.
Il possesso di armi nucleari da parte di estremisti fondamentalisti costituisce un problema per l'intera umanità e non solo per Israele. È necessaria una convergenza ampia e una posizione consolidata della Comunità Internazionale contro l'Iran. Io prego perché tutta l'umanità venga liberata da questa minaccia e perché il mondo possa godere di una nuova fase di pace e sicurezza.
L'economia israeliana comincia a mostrare i primi segni di ripresa dalla crisi economica mondiale. I segnali che provengono dalla macro-economia sono incoraggianti e queste indicazioni si riflettono in un crescente numero di investimenti, mentre l'industria dell'High-tech si sta rivitalizzando e nuove compagnie start-up fioriscono di nuovo. È questo il tempo di cogliere le opportunità. È questo il tempo di investire in Israele nei campi delle energie alternative, la produzione dell'acqua, la sicurezza delle infrastrutture nazionali, l'educazione e la formazione che a questi settori sono legate, e nell'industria delle cellule staminali. Il futuro sta in questo ed esso è nelle nostre mani.
La costruzione di rapporti con i nostri fratelli della Diaspora basati su solide fondamenta, sulla collaborazione e sull'educazione, è vitale. Di certo, il ruolo dell'educazione ebraica nella Diaspora non può essere sottovalutato. Esso costituisce il vero pilastro dei ponti che connettono le comunità ebraiche all'estero e Israele. Esso definisce i termini dell'impegno tra le giovani generazioni della gioventù ebraica e la nostra nazione ed è il trampolino verso una più profonda consapevolezza del significato delle relazioni tra Israele e la Diaspora. Esso ci consentirà di preservare il nostro ricco patrimonio e le nostre tradizioni.
Lo spirito di collaborazione deve essere rafforzato in ogni settore delle relazioni tra Israele e la Diaspora. Abbiamo di fronte sfide drammatiche, sfide che di nuovo sottolineano la necessità di essere uniti nei momenti di difficoltà, responsabili l'uno per l'altro, così come ci dicono i Profeti. Perché una minaccia al benessere delle comunità ebraiche nel mondo equivale ad una minaccia verso la stessa Israele e il destino della Diaspora ebraica è essenziale per Israele.
Cari amici, all'inizio di questo Nuovo Anno, io voglio formulare i miei migliori e più affettuosi auguri a tutto il popolo ebraico della Diaspora, con la speranza che sarà un anno di gioia e di buone notizie per tutti voi.
E preghiamo per il ritorno a casa degli ostaggi e dei soldati dispersi.
Shanà Tovà Umetukà