La notizia:
CONDANNATI 8 GIOVANI NEONAZISTI IMMIGRATI RUSSI
Tel Aviv, 23.11.2008
Pesanti condanne di una Corte israeliana per otto ragazzi, tra i 16 e i 19 anni, giudicati colpevoli di una serie di attacchi neo-nazisti nel Paese. I giovani, immigrati in Israele dalla Russia, dovranno cosi' scontare una pena detentiva da uno a sette anni, per aver aggredito ebrei, omosessuali e per numerose profanazioni di sinagoghe. La banda fu scoperta nel 2007 e immediatamente i ragazzi furono messi in carcere dopo aver sconvolto il Paese per la ferocia delle aggressioni e la spavalderia con la quale avevano pubblicato filmati e fotografie su Internet. Il leader della gang, Erik Bonite, e' stato condannato a 7 anni di carcere. "Il fatto che fossero ebrei dell'ex Unione Sovietica e che abbiano appoggiato teorie razziste e' terribile", ha affermato il giudice giudice della Corte distrettuale di Tel Aviv, Tsvi Gurinkel, annunciando il verdetto. (La Repubblica)
COMMENTO;
Di "figli" ingrati è piena la storia, quindi perchè stupirsi questa
volta? Non si potrebbe semplicemente archiviare la notizia come la solita, orribile, bravata di quattro e più imbecilli con pruriti da Arancia meccanica e
simpatie per le croci uncinate di triste memoria? No. Non si può. Ed è semplice il motivo. Carnefici e vittime vivono in Israele. Carnefici e vittime sono ebrei. Il peggio del peggio: i carnefici
sono ebrei che appoggiano teorie naziste.
«E allora?», diranno i più. Pure gli italiani, i francesi e gli americani ammazzano, stuprano, rapinano italiani, francesi e americani. Lo fanno ora e lo hanno fatto ancor di più in
passato. Vero.
Però il fatto che sia accaduto fra ebrei sconvolge di più. Almeno a me, per quello che può valere il mio pensiero, naturalmente. Non sono certo io a dover dire quanto gli ebrei siano
odiati fuori dai loro confini. Loro lo sanno molto bene... e si difendono. Scoprire però che l'odio così bieco, Israele lo deve fronteggiare pure in casa, può smarrire l'anima. Soprattutto perchè
questo non è mica un caso isolato; sentite cosa scrive Deborah Fait: «La mia teoria che nessuno è più pericoloso di un ebreo antisemita, di un ebreo che odia se stesso, viene confermata e di esempi
ne abbiamo a volontà: Ilan Pappe, il teorico del boicottaggio antiisraeliano; Norman Finkelstein, guru dell'anti Shoà; Noam Chomski, maestro della propaganda antigiudaica e grandissimo odiatore di
Israele; Adam Shapiro, fondatore dell'organizzazione più antisemita oggi esistente, il famigerato ISM, International Solidarity Movement».
Credo che questo accada e sia possibile perchè Israele, piaccia o no, è una democrazia. Credo che questo si venga a sapere perchè Israele, piaccia o no, è una
democrazia.
Gigi Nodaro
25 novembre 2008