Tsad Kadima - Un passo avanti
Tsad Kadima - Un passo avanti

Tsad Kadimah (“Un passo avanti”) צעד קדימה

A Gerusalemme, qualche anno fa, alcuni nostri soci conobbero una famiglia davvero particolare, molto unita, religiosa e ospitale, composta da padre (un biologo originario di Padova) e madre (una simpatica signora di origini francesi), da una figlia (Adina, studentessa all’Università di Tel Aviv) e da Yoel, il cuore pulsante del nucleo familiare, un ragazzo allora sedicenne gravemente malato perché cerebroleso dalla nascita. Ai nostri amici, parve che i membri della famiglia vivessero tutti in funzione del giovane: meravigliosamente impegnati a rendere la sua vita il più serena possibile, lo ricolmavano di attenzioni e di tutto il loro affetto.

Ma questa storia di amore, coraggio e dedizione, comune a tutti i genitori e a tutte le famiglie che affrontano problemi simili, non finisce qui: i genitori di Yoel hanno cercato di andare oltre i limiti di questa difficile esperienza e di fare qualcosa di ancor più grande per aiutare non solo il proprio figlio, ma anche molti altri bambini e ragazzi che condividono la sua stessa condizione. L’amore e l’armonia familiari, infatti, non sono purtroppo sufficienti a garantire a Yoel e ad altri giovani come lui una vita il più possibile normale: è necessario un supporto specialistico, assai costoso e impegnativo, anche in termini di tempo.

Insieme ad altri genitori con figli affetti da problematiche analoghe, Alessandro Viterbo, il padre di Yoel, ha costituito un’associazione di volontariato chiamataTsad Kadima, che si occupa di organizzare e aiutare il percorso formativo dei bambini che soffrono di lesione cerebrale in Israele, a prescindere dalla religione, dal credo o dall’appartenenza etnica. L’associazione ha come scopo principale l’integrazione dei bambini e ragazzi cerebrolesi nella società e si adopera per rendere la cosa possibile nonostante le gravi limitazioni fisiche delle quali soffrono. Dalla sua fondazione, l’organizzazione ha fatto enormi progressi e attualmente segue, in Israele, più di 370 ragazzi di ogni ceto sociale, che vengono educati e riabilitati nei vari asili nido, asili, classi scolastiche, appartamenti di apprendimento e di abitazione. L’associazione gestisce infatti numerosi centri di riabilitazione nei quali vengono fornite terapie mirate in modo specifico ad alleviare le sofferenze dei giovani malati e a farli progredire il più possibile, per quanto è nelle loro potenzialità.

Alcuni dei giovani cresciuti nei centri di Tsad Kadima studiano oggi all’Università, sono soldati nell’esercito, vivono da soli in appartamenti adattati per le loro particolari esigenze, svolgono attività lavorative adeguate alle proprie possibilità e partecipano alla vita di ogni giorno come cittadini a tutti gli effetti. L’associazione, all’avanguardia per le metodologie impiegate e per gli importanti rapporti di collaborazione che intrattiene con vari istituti specializzati, continua ad ampliare le sue attività e ad aprire nuove classi. Al tempo stesso, porta avanti il programma di formazione di nuovi conduttori in collaborazione con la Michlelet Levisky di Tel Aviv e il Pető Institute di Budapest, mantenendo inoltre stretti rapporti di amichevole cooperazione con vari enti e istituti italiani, rapporti che comprendono visite reciproche e scambi di conoscenze professionali.

Tsad Kadima propone una serie di idee per sostenere progetti e attività che necessitano di finanziamenti speciali. Come Associazione Italia-Israele, abbiamo pensato di dare anche noi il nostro contributo, facendo quel “passo avanti” che il nome di Tsad Kadima evoca. Il desiderio sarebbe quello di affiancare, con il nostro contributo, i genitori e le famiglie coinvolte in quest’esperienza, fornendo loro – nel nostro piccolo – quel po’ di aiuto che siamo in grado di donare, da così lontano. E, tanto per cominciare, abbiamo pensato di invitare i destinatari di questo messaggio, ciascuno in base alle sue possibilità, a effettuare un’offerta in denaro. Ci auguriamo così di poter contribuire a sostenere l’impegno dell’associazione, a garantire ai ragazzi una minima parte delle cure di cui necessitano, a consentire a qualcuno di essi di sottoporsi a esami e indagini scientifiche che potrebbero essere determinanti per loro. Se è vero che “chi salva una vita, salva il mondo intero”, compiere questo piccolo passo in avanti potrà quanto meno rendere un po’ più lieve qualche istante delle loro vite, se non salvarle dal logoramento e dalla fatica del quotidiano. Naturalmente, i volontari di Tsad Kadima saranno ben lieti di produrre, a richiesta, lettere, attestati o targhe per sottolineare il sostegno ricevuto. 

Ci si chiederà: “perché dovrei fare beneficenza proprio a un’associazione straniera, con tutti i problemi che abbiamo qui da noi?”. Forse perché certi incontri non sono casuali, forse perché era destino... Ma ancor di più perché l’interconfessionalità, equidistanza e “imparzialità” di quest’associazione, che assiste bambini e ragazzi gravemente malati indipendentemente dal loro credo religioso e dalla loro appartenenza a un determinato gruppo etnico, è una parola d’amore che travalica ogni confine e che è ancor più importante diffondere proprio perché giunge da un Paese dove di confini si vive, dove la vita quotidiana è particolarmente difficile e sottoposta a continue minacce e dove un messaggio non di separazione ma di solidarietà come quello di Tsad Kadima ha una valenza ancora più forte.

 

Vi invitiamo a visitare la pagina in italiano del sito web dell’associazione:

http://www.tsadkadima.org.il/?CategoryID=156 

e a seguirne l’attività attraverso Internet.

 

Chi volesse contattare direttamente Alessandro Viterbo, potrà utilizzare il seguente indirizzo: 

alexviterbo@hotmail.com

 

Il conto corrente sul quale effettuare il versamento è il seguente:

Associazione Italia Israele di Vercelli : IT57P0316501600000011739262

 

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Se lo volete, non è una favola!   (T. Herzl 1860-1904)

 

 

 

 

 

 

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Sito aggiornato: 26/02//2019